La storia di Erika

I Diritti Violati dei Bambini nella Storia di Erika Durante la Shoah

La vicenda di Erika, una bambina ebrea sopravvissuta alla persecuzione nazista, è un simbolo delle sofferenze subite da milioni di bambini durante la Seconda Guerra Mondiale. Erika era solo una neonata quando sua madre, nel disperato tentativo di salvarla, la lanciò giù da un treno diretto a un campo di concentramento. Un gesto di estremo coraggio e amore materno, che permise alla bambina di sopravvivere grazie all’aiuto di sconosciuti che la trovarono e la crebbero come se fosse la loro figlia. Questa storia ha portato i ragazzi e le ragazze delle classi quinte della Scuola Primaria Aleardi di Quinto a riflettere su quanti diritti fondamentali furono violati durante la Shoah: 
1. Il diritto alla vita – Milioni di bambini, come Erika, furono privati del diritto più essenziale: la possibilità di crescere e vivere una vita dignitosa. Molti di loro furono deportati, uccisi nei campi di sterminio o lasciati morire di fame e malattie.
2. Il diritto alla famiglia – Erika fu separata dalla sua famiglia, come accadde a tanti altri bambini. Molti furono strappati ai genitori, nascosti o costretti a vivere in condizioni disumane.
3. Il diritto all’identità – Erika perse il suo nome, le sue origini, la sua storia. Molti bambini ebrei, per sopravvivere, furono costretti a cambiare identità, a nascondere la loro religione e cultura, perdendo così il legame con le loro radici.
4. Il diritto alla protezione e alla sicurezza – I bambini furono vittime indifese dell’odio e della discriminazione. Nessuno li proteggeva, erano considerati nemici solo per la loro origine.
5. Il diritto all’istruzione e alla crescita – I bambini della Shoah non poterono andare a scuola, giocare, costruire il loro futuro. Furono privati di ogni opportunità di apprendimento e crescita.
La storia di Erika è un messaggio potente che ci ricorda quanto sia importante difendere i diritti dei bambini in ogni epoca. Oggi, purtroppo, ancora troppi bambini nel mondo soffrono a causa di guerre, discriminazioni e violenze. Dobbiamo impegnarci affinché tragedie come quella della Shoah non si ripetano mai più e affinché ogni bambino possa crescere libero, protetto e amato. La memoria è un dovere: raccontare queste storie significa non dimenticare e costruire un futuro migliore.